domenica 11 maggio 2014

Dopo una giornata senza zaino e con un percorso più tranquillo, si torna a camminare per l'intera giornata unendo due tappe, la 11 e la 10, circa 25 Km con un bel dislivello. Si parte dal Colle Scravaion (814 m s.l.m.), ove vicinissimo, a 10 minuti, nasce il fiume Bormida. 

Dopo aver visitato le sorgenti del Bormida, siamo partiti per il Colle San Bernardo di Garessio (957 m s.l.m.).


Dai primi paletti indicativi dell'Alta Via che incontriamo lungo il cammino della giornata odierna, abbiamo la conferma di essere ormai a meno di 100 Km da XXmiglia! In questa prima tappa abbiamo incontrato due daini, che mangiavano tranquilli. Dopo circa 3 ore, siamo arrivati al Colle di San Bernardo di Garessio, da qui il sentiero diventava davvero faticoso, con circa 1000 metri di dislivello, per arrivare fino al Monte Galero (1708 m s.l.m.). 

Al di sotto del monte era ben visibile Garessio e il Colle San Bernardo che avevamo passato in mattinata. Il crinale divideva il Piemonte dalla Liguria e, mentre noi camminavamo c'era rispettivamente da una parte un tempo bello e soleggiato, mentre dall'altra molto nuvoloso. 
Il Monte Galero è interessante anche per la flora. Grazie alla sua posizione al confine tra le Alpi e il Mediterraneo (analogamente a quanto avviene sui monti Toraggio e Pietravecchia), il Galero ospita sui suoi prati vari “relitti glaciali”, cioè piante tipicamente alpine o nordiche, giunte in Liguria nel corso dell’ultima glaciazione. 
Tra queste figurano l’elegante violetta gialla (Viola biflora) e il camedrio alpino (Dryas octopetala), una rosacea tipica delle brughiere artiche.
Nei pressi del Bocchino delle Meraviglie, sul lato della Val Tanaro, si trova la Fontana delle Meraviglie, una sorgente carsica che deve il nome alla sua intermittenza stagionale.

Sul ripido contrafforte sud-ovest del Monte Galero s’incontrano spuntoni rocciosi dalle forme curiose: si tratta dei cosiddetti “Giganti di Pietra”, dovuti all’erosione selettiva che ha agito sulle “Brecce di Monte Galero” asportandone solo le parti meno compatte.


Arrivati al Colle di San Bartolomeo d'Ormea, terminale della tappa numero 10, ci siamo diretti verso il Rifugio "Pian dell'Arma", a circa 1 ora, dove abbiamo prenotato per la notte, la cena e la prima colazione. 






















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