mercoledì 7 maggio 2014

Anche per oggi avevamo pianificato una doppia tappa, le tappe 18 e 17, rispettivamente dal Giovo Ligure (516 m s.l.m.) fino a Le Meugge (720 m s.l.m.) e da quest'ultima fino al Colle di Cadibona (459 m s.l.m.). 



La mattina, appena partiti dobbiamo purtroppo constatare alcuni "disservizi" dell'Alta Via, dal Rifugio "Planet Horse" del Giovo Ligure, ancora ben segnalato ma ormai chiuso, al sentiero che per un bel pezzo si presenta pieno di piante tagliate e non rimosse. 


Passato questo "imprevisto", abbiamo continuato nel bosco, da dove siamo usciti solo alla fine della tappa mattutina. Il fenomeno della nebbia si è presto ripresentato, rendendo da una parte piacevole la temperatura per il cammino, dall'altra impedendoci talvolta la visione di qualche panorama. 


Per un momento abbiamo avuto la sensazione di aver a che fare con un alieno, un mostro, sentivamo un rumore quasi come se fossero una decina di aerei sulle nostre teste, quando all'improvviso è comparsa, dalla nebbia, quasi dal nulla, una enorme pala eolica. 
Da quel punto poi ne incontreremo per tutto il giorno.   
Una grossa quercia incontrata sul cammino, meritava una foto.

Dopo aver pranzato su una panchina nei pressi del terminale della prima tappa, nel pomeriggio abbiamo intrapreso il cammino, per questo tratto spesso da percorrere su strade asfaltate, per il Colle di Cadibona, o Bocchetta di Altare, che i geografi indicano come il confine naturale tra gli Appennini e le Alpi.



















A metà pomeriggio siamo passati sopra Savona, facilmente riconoscibile dalle due ciminiere.


Dopo aver incontrato qualche capriolo, siamo poi passati sotto la funivia che trasporta il carbone da Cairo Montenotte a Savona, 
chiedendoci il perchè del suo funzionamento visto che la centrale (Tirreno Power) è attualmente chiusa?!


Siamo passati anche sopra la collina bucata dalla galleria dell'Autostrada Torino-Savona, per poi giungere, nel tardo pomeriggio, ad Altare, ove passeremo la notte alla Locanda "Quintilio" 







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