Eccoci di nuovo sull'Alta Via, questa volta avendo a disposizione una settimana di vacanza, in concomitanza con l'anniversario di nozze, per provare a "chiudere il giro", percorrere per intero l'Alta Via dei Monti Liguri.
Purtroppo la situazione meteo, nel primo giorno di ferie, non era delle migliori, e, dopo aver posticipato di un giorno, non abbiamo più resistito e siamo partiti alla volta del Passo del Bocco, dove ci eravam fermati l'ultimo fine settimana passato da queste parti.
Siamo partiti con una nebbia molto fitta, tanto che si vedevano a malapena i vari segnali dell'AV.
Abbiamo continuato a mezza costa attraverso un pascolo, incontrando una fontana, attraversando tratti di rocce ofiolitiche dalle caratteristiche tonalità verde grigio lucente, entrando in una bella pineta di rimboschimento. Abbiamo così raggiunto il Passo della Scaletta (1258 m s.l.m.) (indicato anche come “Incisa della Scaletta” e quotato, su alcune carte, 1262 m s.l.m.).
Qui abbiamo lasciato l'Alta Via, prendendo un sentiero alternativo che, passando sul Monte Aiona, arrivava diretto al Passo della Spingarda (finale di questa tappa, la numero 34).
Si sale così a sinistra lungo un sentiero ripido e sassoso in un selvaggio vallone di un ruscelletto, si oltrepassa un ponticello, detto Ponte Berone e si sale, seguendo il segnavia
“quadrato giallo pieno” in fianco al roccione della Rocca dei Porciletti.
“quadrato giallo pieno” in fianco al roccione della Rocca dei Porciletti.
Proprio in questa zona abbiamo incontrato una salamandra pezzata sul nostro percorso.
Da questo punto possiamo dire di esser ormai entrati in uno dei Parchi più belli della Liguria, il Parco naturale regionale dell'Aveto.
Leggenda vorrebbe si trattasse di un meteorite, mentre essa proviene in realtà dalle profondità della terra.
Siamo così arrivati, ad un certo punto, davanti al Rifugio di Prato Mollo (1503 m s.l.m.), che è al momento ancora chiuso, stanno facendo dei lavori di ristrutturazione.
Quindi siamo arrivati alla fine della Tappa numero 34, al Passo della Spingarda (1551 m s.l.m.).
Si scavalca l’ampio dorso del Monte Aiona (1701 m s.l.m.), dove l’Alta Via raggiunge la quota più elevata del tratto appenninico.
La salita e la discesa dal Monte Aiona sono prive di difficoltà.
Passato il Monte Aiona, siamo scesi al Passo Prè del Lame (1537 m s.l.m.) dove abbiamo preso il raccordo per il Lago delle Lame (1043 m s.l.m.), il più turistico (ma non per questo meno suggestivo) dei numerosi laghetti che punteggiano il Parco dell’Aveto.
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