domenica 28 settembre 2014

MONTE SACCARELLO (Anello da Verdeggia)



Alla fine dell'estate, siamo tornati sull'Alta Via, per salire sul Monte Saccarello (2201 m s.l.m.), ove avevamo dovuto rinunciare all'ascesa a Maggio, a causa di una nevicata inaspettata e di una primavera molto più simile all'inverno sulle Alpi Liguri. 


Partendo dal paese di Verdeggia (1100 m s.l.m.), l'itinerario scelto è stato quello dell'Anello di Verdeggia, un itinerario di circa 25 Km, in parte costituito dall'Alta Via dei Monti Liguri che annovera oltretutto, proprio il Monte Saccarello, come cima più alta di tutto il percorso, da Ceparana (La Spezia) a Ventimiglia.

L'itinerario si svolge nell'alta Valle Argentina, una tra le vallate più alpestri e selvagge della Liguria.
Dalla frazione di Verdeggia si segue un'antica mulattiera che s'inerpica sulla strada ex militare che collega  San Bernardo di Mendatica con Colla Melosa. 


Attraversata la rotabile si raggiunge in breve il soprastante Passo di Collardente (1601 m s.l.m.), al confine con la Francia, dove la vista spazia dalla montagna al mare. Dal Passo di Collardente, proseguendo a destra sull'Alta Via, si può salire in meno di due ore sulla panoramicissima vetta del Monte Saccarello.



A questo punto abbiamo intrapreso una piccola variante, che ha allungato il nostro percorso, ma che ci ha permesso di arrivare al Pas du Tanarel (2042 m s.l.m.).

Qui nasce, con il nome iniziale Tanarello, il fiume Tanaro, secondo fiume più lungo d'Italia, che passa dalle nostre parti in Piemonte.





Ci trovavamo così nella zona detta "Area Brigasca", antica terra di pastori a cavallo tra Liguria, Piemonte e Francia, da una parte la Valle Argentina e dall'altra la Val Roia.



Qui ci aspettava l'ultima salita per giungere sul Monte Saccarello, cima più alta della Liguria. 

Sulla vetta del monte, sorge l'obelisco, con una targa che riporta i dati altimetrici. 


Poi sulla sommità dell'anticima orientale, a quota 2164 m s.l.m. è presente una grande statua bronzea raffigurante il Cristo Redentore, facente parte di un gruppo di sculture collocate, nei primi anni del XX secolo, sulle montagne più alte di ogni regione italiana.
Arrivati sulla sommità abbiamo così potuto godere dei favolosi panorami a 360 gradi, di riposarci un po' al sole e di mangiare qualcosa, al sacco.

Ripreso poi il cammino, dopo circa 1 Km, seguendo l'Alta Via in direzione levante, siamo giunti al Rifugio Sanremo, di proprietà della sezione di Sanremo del Club Alpino Italiano, a quota 2054 m s.l.m.


Arrivati nei pressi del Monte Frontè, ancora sui 2000 metri, siamo scesi sulla strada ex militare che collega San Bernardo di Mendatica con Colla Melosa, circa a 1500 metri, per riavvicinarci a Verdeggia, quindi a scendere al paese, dove in mattinata eravamo partiti (completando l'anello in circa 7 ore di cammino).
  










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