Ai confini tra le regioni Piemonte e Liguria, una bella e facile escursione nel vicino Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, per raggiungere la sommità del
Monte Figne m 1172 s.l.m.
dalla cui cima, quando le condizioni di visibilità lo consentono, è possibile godere di splendidi e incredibili panorami.
Monte Figne m 1172 s.l.m.
dalla cui cima, quando le condizioni di visibilità lo consentono, è possibile godere di splendidi e incredibili panorami.
In un'oretta circa abbiamo raggiunto il Passo della Dagliola (856 m s.l.m.), luogo suggestivo alla congiunzione tra la valle del Rio Lavezze e i bacini del Rio Vergone-Gorzente.
Da qui poi abbiamo preso per il sentiero, segnalato con un quadrato giallo, che si diparte in piano sulla sinistra, verso il Ponte Nespolo, attraverso pianori erbosi, affioramenti rocciosi e tra rari pini.
Il percorso prosegue in piano fino ad arrivare in una zona boscata che vede la presenza di rovere, castagno, nocciolo e biancospino.
Sbucati su una carrareccia si tiene la destra, giungendo in breve alla Cascina Carrosina, ove abbiam consumato il pranzo al sacco.

Superata l’abitazione il sentiero (da qui in avanti segnalato con due croci gialle) inizia a salire in maniera lieve ma costante sulla carrareccia che attraversa ampi pascoli intervallati da pietraie e isolati alberi di sorbo montano, rovere e carpino nero.
Superata l’abitazione il sentiero (da qui in avanti segnalato con due croci gialle) inizia a salire in maniera lieve ma costante sulla carrareccia che attraversa ampi pascoli intervallati da pietraie e isolati alberi di sorbo montano, rovere e carpino nero.
Da qui, il vicino Monte Tobbio (1092 m s.l.m.), visibile da ogni parte della provincia di Alessandria e non solo, nonostante esso dalla pianura appaia a praticamente a pare del Monte delle Figne, cominciava ad esser effettivamente più basso. Molto particolare la vista della tipica chiesetta in cima al Tobbio con lo sfondo alplino, nello specifico il Gran Paradiso.
La giornata era un po' ventosa, ma la temperatura era particolarmente calda, rispetto al periodo.
Da qui la vista spaziava dall'appennino a est (Ebro, Lesima, Antola) a quello a ovest (Tobbio, Beigua), arrivando fino alle Alpi, da quelle liguri alle piemontesi fino alle lombarde!
Nessun commento:
Posta un commento